Atto di restaurazione dello Stato ucraino

Copia stampata nello Zborivs'ki Visti

L'atto di restaurazione dello Stato ucraino (in ucraino Акт відновлення Української Держави?, Akt vidnovlennja Ukraïns'koï Deržavy) fu proclamato alla radio da Jaroslav Stec'ko il 30 giugno 1941 dell'Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) guidata da Stepan Bandera, che dichiarò la rinascita di uno Stato ucraino a Leopoli. Il Primo ministro fu Jaroslav Stec'ko e il capo del Consiglio degli anziani fu Kost' Levic'kyj.

La proclamazione avvenne dopo il ritiro dell'Armata Rossa da Leopoli, seguita il 26 giugno, dall'ingresso in città del Battaglione Nachtigall, composto da volontari ucraini sotto il comando tedesco. L'OUN voleva approfittare del ritiro delle forze sovietiche e i suoi leader credettero di aver trovato nella Germania nazista un nuovo potente alleato nella lotta contro l'Unione Sovietica. Tuttavia, alcuni giorni dopo l'invasione nazista di Leopoli, la leadership del governo appena formato fu arrestata e inviata nei campi di concentramento in Germania. A due anni dalla dichiarazione, i nazisti avevano imprigionato o ucciso l'80% dei dirigenti dell'OUN-B.[1]

  1. ^ Timothy Snyder. The Causes of Ukrainian-Polish Ethnic Cleansing 1943. Past & Present, No. 179 (May, 2003), pp. 207

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